Tutto iniziò dalla fine
Quando ci siamo conosciuti, io e Gabri, avevamo completamente smarrito la strada.
Non so nemmeno come sia possibile, ora che le cose mi sembrano tanto chiare, che io stessi cercando di intraprendere una carriera nella pasticceria… Amo cucinare dolci, adoro mettere le mani in pasta, ma come hobby, nulla di più. Eppure, mi sentivo piuttosto in vena di indossare una divisa da chef e avevo la convinzione di aver trovato il mio percorso. Le cose però non mi venivano bene: torte mediocri, lavori altrettanto. Non ero serena, c’era qualcosa che non funzionava.

Poi la fine divenne inizio
Poi, ho incontrato Gabri.
Ci ho messo 35 anni a capire che stavo continuamente commettendo gli stessi errori: non credere abbastanza in me stessa, cercare la via più semplice, non insistere nel mio sogno per paura di restare delusa, usare delle attenuanti per convincermi che non fosse colpa mia ma del resto del “mondo crudele” se il mio sogno si stava allontanando sempre più. Perché, ciò che ho imparato è che la prima regola è:
PER REALIZZARE I PROPRI SOGNI CI VUOLE CORAGGIO

Coraggio di guardarsi allo specchio e vedersi per quel che si è, nonostante qualcuno spinga perché tu ti creda diverso. E per qualcuno, si intende tutti: i propri famigliari, l’ambiente in cui si cresce, il tessuto sociale in cui si è inseriti.
Coraggio per scegliere di “voltare le spalle” a tutti quei qualcuno e seguire il proprio essere.
Coraggio di superare gli ostacoli, di trovare la forza di rialzarsi ogni volta che si incontra un problema e tornare a combattere per quel determinato obiettivo.
NON ESISTONO ATTENUANTI: SE SI VUOLE CHE IL SOGNO DIVENTI REALTA’ BISOGNA LAVORARE SODO

Cosa c’entra l’incontro tra me e Gabri, vi chiederete… Bè, perché incontrandoci ci siamo resi conto di essere molto simili: di avere un talento e di stare sprecando del tempo, solo per paura.
E LA PAURA E’ CATTIVA CONSIGLIERA,
SPECIE IN FATTO DI SOGNI NEL CASSETTO
In pochi mesi, ci siamo ritrovati a riprendere in mano i nostri desideri. Gabri è tornato a dipingere dopo tanto, io a scrivere. Nel tempo le cose hanno iniziato a girare per il verso corretto, professionalmente abbiamo iniziato a imboccare le strade giuste, ad avere soddisfazioni, a fare scelte azzeccate.
ABBIAMO INIZIATO A INVESTIRE SU DI NOI E SUI NOSTRI TALENTI
Ed è successo una cosa pazzesca: è come se i nostri talenti abbiano iniziato a ringraziarci. Sono stati ascoltati, nutriti e hanno così cominciato a ripagarci dandoci la felicità di fare tutti i giorni quello che più amiamo.
I nostri sogni, ora, sono come un faro: ci guidano nella notte.
In due anni, ho ripreso a fare la giornalista, a collaborare con più testate. Ho pubblicato un romanzo, ne sto scrivendo altri due (uno in collaborazione con Gabri) e un mio racconto farà parte di una raccolta che uscirà a novembre. Gabri ha fondato la sua azienda di graphic design, Ionfree, e un progetto artistico per realizzare ritratti su commissione di cui vi parleremo presto, TrattoeRitratto. Entrambi siamo vulcani di idee e non smettiamo di immaginare, sognare, creare e progettare.
Ed ecco perché FelicitArt
Ci siamo resi conto che tantissime persone, come noi, lottano per realizzare i propri sogni e lo fanno con un entusiasmo che merita di essere raccontato. Che queste persone realizzano progetti stupendi, che a volte non hanno la giusta risonanza. Ma soprattuto che quando ti rendi conto di voler ribaltare la sedia su cui sei seduto, “buttando tutto all’aria” per un sogno
HAI BISOGNO DI SAPERE CHE NON SEI SOLO

FelicitArt vuole essere questo: una piazza virtuale dedicata a tutti coloro che lottano per essere felici e che cercano tra le loro passioni la strada verso il loro modo di esserlo, che non è unico ma in tutti i casi è costellato di salite e discese, lotte continue, sconfitte e riprese, soddisfazioni e occhi lucidi o luccicanti.
Su FelicitArt si incontreranno storie, racconti, informazioni, recensioni, pillole di felicità che aiuteranno e sosterranno nella difficile missione di essere #feliciconarte.
Noi crediamo in un mondo felice, che non significa perfetto o con il sorriso stampato in faccia come un pagliaccio, bensì soddisfatto, colorato, ottimista, grato, lieto, prospero e raggiante. E siamo convinti che l’arte, in tutte le sue forme, possa essere un mezzo per realizzarlo.
La Felicità è un viaggio, l’Arte il mezzo
FelicitArt