A sancire che giocare è un diritto è stata la Convenzione universale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Giocare è un diritto
Il 20 novembre ricorre la Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, giorno in cui nel 1989 venne approvata l’omonima convenzione dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176).
La convenzione sancisce un diritto inalienabile dei minori: il DIRITTO ALL’INFANZIA.

Noi di FelicitArt conosciamo bene la delicatezza del tema e tutti gli argomenti correlati che hanno a che fare con discriminazione, abusi, situazioni emergenziali. Per questo vi invitiamo a leggere per intero il testo della convenzione.
Permetteteci però di analizzare la questione dal punto di vista di FelicitArt, ovvero sottolineando la preziosità di questo documento per aver stabilito che giocare ed essere felici siano dei diritti inalienabili.
Articolo 31, comma 1: gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed al tempo libero, di dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e di partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
Articolo 31, comma 2: gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.
Insomma: giocare e divertirsi sono dei diritti! E sono fondamentali per la formazione dei futuri adulti.
Giocare è un diritto e fa bene
I giochi dei bambini non sono dei giochi, bisogna invece valutarli come le loro azioni più serie
Michel De Montaign
Secondo diverse evidenze psicologiche il modo più potente che i bambini hanno di imparare non ha a che fare con scuola e libri, bensì con il gioco.
Giocare è essenziale, attraverso si esso, infatti, i bambini incominciano a percepire il mondo, a capirne le leggi e le regole, scopre il funzionamento delle cose, degli oggetti, si rende conto dell’esistenza di leggi del caso e della probabilità, di regole che vanno rispettate.
L’esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le esigenze di queste sue due realtà.
Il gioco è così importante che l’Accademia Americana di Pediatria ha sostenuto che andrebbe persino prescritto alle famiglie, come un vero e proprio farmaco. Tanto più che non è fondamentale solo per i piccoli, ma ha diversi benefici anche sui grandi.
Giocare fa bene anche ai grandi
“L’uomo è pienamente tale solo quando gioca”
Schiller

Il gioco ha benefici anche sulla mente e sul benessere degli adulti, perché giocando l’individuo riesce a liberare la propria mente da condizionamenti esterni, come per esempio il tanto temuto giudizio altrui. Del resto il gioco ha una sola finalità, il gioco appunto, senza schemi, senza preconcetti, senza obiettivi da raggiungere o responsabilità.
Giocare porta tranquillità, svago, relax e quindi creatività.
Spesso gli adulti ritengono di essere troppo grandi per giocare, ma al contrario è giocando che la mente si mantiene giovane e sana.
Il gioco è la porta verso la vitalità.
Guardiamo qualche beneficio del gioco. Per sua natura è gratificante, genera ottimismo, porta novità, aiuta il sistema immunitario, favorisce l’empatia e promuove un senso di appartenenza e di comunità.
Giocare migliora le relazioni e lasciarsi andare alla fantasia produce un clima in cui è più facile trovare interconnessioni umane, approfondire i rapporti interpersonali e viverli in maniera più gratificante.
Giocare è un diritto: meglio se insieme

Ecco quindi che, in questa giornata che celebra una ricorrenza tanto importante, ora che sappiamo che giocare è un diritto e che fa bene a bimbi e adulti, giocare insieme diventa la vera mission.
Se sei un genitore è importante che dedichi parte del tuo tempo a giocare insieme ai tuoi figli. Condividere del tempo insieme giocando, e dunque divertendosi e sperimentando momenti di giocosa leggerezza, può essere utile a rafforzare il vostro legame.
L’#OraFelice di Hasbro Gaming
Inserita in questo contesto, Hasbro Gaming, leader nel settore dei giochi da tavolo, ha ideato la campagna #OraFelice per invitare i genitori a godere appieno dei momenti felici in famiglia, abbandonare per un attimo la frenesia quotidiana e creare dei ricordi memorabili.
L’azienda ha condotto una ricerca interrogando direttamente oltre 2.000 persone dell’Hasbro Community per fare luce sull’impatto emotivo degli eventi degli ultimi mesi sulla vita e sull’umore dei genitori. I risultati hanno evidenziato che l’83% dei genitori non vive questo periodo con tranquillità, a causa, soprattutto, delle pressioni a cui si è stati sottoposti e di una vita da genitori ‘’supereroi’’ più multitasking che mai.
Dalla ricerca è emerso però anche un prezioso alleato: il momento di gioco in famiglia.
Proprio in virtù di questo, Hasbro ha lanciato una petizione su change.org, con una doppia missione: sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che stanno vivendo i genitori in questi mesi, invitare questi ultimi ad approfittare della simbolica “ora in più” dell’ora solare per concedersi un’ora in più di gioco e spensieratezza.
Obiettivo, raccogliere 2020 MOMENTI FELICI che significano anche 2020 RICORDI INDELEBILI nei cuori di mamme, papà e figli.
La campagna ha anche un risvolto benefico: Hasbro donerà a Natale 100 giochi in scatola a Dynamo Camp, Onlus che sostiene il diritto alla felicità dei bambini affetti da patologie gravi o croniche, offrendo gratuitamente programmi di terapia ricreativa volti a regalare gioia e svago, ma soprattutto a far riacquisire fiducia e speranza.