
Le Radici
Bello e arte, quasi sempre, vanno di pari passo. La bellezza della natura, per esempio, ha ispirato grandi opere d’arte e i testi di splendide canzoni. Pensate ai cantanti napoletani, cos’hanno saputo creare, spronati dalla magnificenza della Costiera Amalfitana… E se vi dicessimo che ci sono due cantanti che hanno scelto come set una discarica? Perché vi chiederete… Semplice, perché l’arte ha sì il compito di valorizzare il bello, ma anche e spesso quello di dare voce a piccole grandi emergenze.
Qualche giorno fa, dunque, due giovanissimi artisti del quartiere Ponticelli, hanno scelto di cantare e suonare davanti a cassonetti strabordanti di spazzatura, sversata in modo del tutto illecito. Marco Costanzo e Mario Cianniello, membri del duo indie-pop “Le Radici” hanno realizzato un videoclip per denunciare le condizioni di degrado della periferia orientale di Napoli e in particolare del loro quartiere.
Ci vuole coraggio, e un pizzico di follia per fare una cosa del genere. Perché dopo, che qualcuno lo fa, è facile dire che era facile… Li abbiamo raggiunti e in un’intervista ci hanno raccontato il loro sogno di FelicitArt.
L’intervista
FelicitArt: Ciao ragazzi, vi presentate per il pubblico che non vi conosce?
Le Radici: Siamo “Le radïci”, un duo con la passione dell’indie nato nell’estate del 2017, formato da Marco, il cantante, e Mario, chitarrista e tastierista.
F: Quando e come il vostro sogno ha bussato alla vostra porta?
L.R.: Sono ormai un paio di anni che ci impegniamo a pubblicare cover online di alcuni dei nostri pezzi preferiti e contemporaneamente suoniamo live in giro per Napoli.
F: Cosa avete fatto e cosa continuate a fare per realizzarlo?
L.R.: Per ora abbiamo pubblicato un solo brano inedito, nel marzo del 2018, da noi interamente autoprodotto, mentre quest’anno contiamo di rilasciare il nostro primo EP, al quale stiamo lavorando in studio, nel giro di qualche mese. Ovviamente il nostro sogno è quello di poter portare i pezzi che abbiamo scritto in giro per l’Italia, desiderio che coltiviamo sin dai nostri primi giorni insieme come duo.
F: A proposito di sogni, nell’ultimo vostro video avete cantato davanti a una discarica… perché?
L.R.: Perché pensiamo che la musica e più propriamente l’arte possano contribuire in qualche modo a risolvere determinate problematiche sociali o quantomeno a denunciarle. E’ la prima volta che giriamo un video del genere ma siamo sempre stati vicini al nostro quartiere d’origine e alla nostra città e abbiamo sempre cercato di dare una mano, anche in modi diversi. Speriamo di poter essere un esempio per i più giovani almeno e che il problema dell’immondizia denunciato nel video possa essere risolto al più presto per il bene di chi in quella zona ci abita.

F: In merito a questo e alla vostra arte, ci descrivere un momento in cui vi siete sentiti di non farcela o siete stati delusi da qualcosa o qualcuno? E uno ricco di soddisfazioni?
L.R.: Finora la nostra “vita artistica” è stata un alternarsi di alti e bassi. Ci piace ogni tanto ricordare alcuni dei momenti passati insieme e ridere sia di quelli belli che di quelli in cui sembrava girasse tutto storto. In realtà non siamo due tipi che si abbattono facilmente e siamo fiduciosi che un giorno il duro lavoro verrà comunque ripagato in qualche modo e siamo sicuri che i momenti migliori debbano ancora arrivare: nel frattempo siamo comunque contenti di fare qualcosa che ci appassiona, anche se non dovessimo avere riscontri positivi.
F: Cosa consigliate a chi ha un sogno nel cassetto?
L.R.: Il miglior consiglio che possiamo dare a chi come noi ha un sogno da realizzare è di essere testardo, di credere sempre in quello che si sta facendo e di lavorare ogni giorno duramente anche se magari all’inizio le soddisfazioni tardano ad arrivare: non bisogna mai abbattersi!
F: Per noi, Felicitart è un luogo ipotetico in cui “l’arte e i talenti sono un’arma e i sogni possono diventare realtà”. Voi avete letteralmente utilizzato la vostra arte come strumento, come arma per lanciare un messaggio...
L.R.: E’ proprio quello che abbiamo provato a fare nell’ultimo video. Gli artisti se non possono risolvere un problema in prima persona, possono comunque dargli voce e veicolare un determinato messaggio meglio di altri. Questo, se usato bene, è un grande potere, e di conseguenza una responsabilità pesante di cui però dovremmo tutti farci carico.
Contatti
Se voleste conoscere in modo più approfondito questi giovanissimi artisti, potete farlo visitando le loro pagine social, Facebook e Instagram. Per contattarli, è anche possibile scrivere una email all’indirizzo leradici2@gmail.com